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Come leggere la busta paga – Guida rapida

By Davide Rattacaso
25 Settembre 2019
1
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Cosa contiene e come si legge una busta paga è uno delle domande che più spesso si pongono la maggior parte dei lavoratori dipendenti e parasubordinati, ma anche i datori di lavoro e committenti alle prese con stipendi, tasse e contributi. Il cedolino paga, è un documento che serve a determinare lo stipendio di un lavoratore e tutta una serie di dati utili che vedremo in questa guida.

All’interno del prospetto paga sono presenti tantissime voci, molto spesso difficile da leggere per chi non è esperto in materia. In questa semplice guida forniremo alcuni consigli pratici su come è fatta la busta paga e come si legge.

Per una più facile lettura della busta paga, risulta opportuno analizzare le differenti sezioni che la compongono, e precisamente:

PRIMA PARTE: INTESTAZIONE

La prima parte della busta paga contiene l’ammontare dello stipendio spettante al lavoratore, le informazioni sull’azienda e i dati relativi al lavoratore (anagrafici, qualifica, anzianità di servizio, etc.) che permettono di calcolare lo stipendio congruo alla sua situazione, ovvero la retribuzione spettante.

Per leggere la busta paga bisogna partire dall’intestazione, in cui sono riportate le seguenti voci:

  • mese di retribuzione, ossia il mese per il quale viene erogato lo stipendio al lavoratore;
  • dati dell’azienda e cioè codice azienda, numero di posizione INAIL e numero di posizione INPS (sia INAIL che INPS rilasciano al datore di lavoro che ne fa richiesta ad inizio attività un numero di matricola per la propria posizione assicurativa);
  • dati del lavoratore e cioè dati anagrafici e riferimenti contrattuali, ovvero: cognome e nome, posizione INAIL e INPS, numero di matricola aziendale, data di assunzione ed eventuale data di fine rapporto, tipo di CCNL, qualifica (funzione lavorativa), mansione (attività concretamente svolta), livello (inquadramento del lavoratore in base al CCNL in relazione alla qualifica e alle mansioni. Mediante questi dati si calcola il trattamento economico spettante al lavoratore), retribuzione di fatto, scatti di anzianità, giorni ed ore effettivamente lavorate.

In questa sezione sono indicati anche quelle voci che compongono la retribuzione di fatto del lavoratore:

  • paga base (o minimo tabellare) che è determinata dal contratto collettivo in base alla categoria, alla qualifica del lavoratore e agli scatti di anzianità, che sono aumenti periodici della retribuzione stabiliti dai contratti collettivi;
  • contingenza, ossia un’indennità, introdotta per compensare la perdita di potere d’acquisto delle retribuzioni, ma che dal 2001 non è più aggiornata e rimane fissa;
  • E.D.R. (Elemento Distinto della Retribuzione) che è una somma mensile di € 10,33 per tredici mensilità, fissa per tutti i lavoratori del settore privato senza distinzione di qualifica o di contratto collettivo applicato.

SECONDA PARTE: RETRIBUZIONE EFFETTIVA

Nella seconda parte della busta paga sono riportate varie voci che nello specifico permettono di comprendere l’effettivo stipendio percepito dal lavoratore, ovvero la retribuzione effettiva.

In sostanza vengono indicate le prestazioni del lavoratore nel mese di riferimento al lordo di trattenute e contributi:

  • ore ordinarie;
  • premi;
  • ore straordinari;
  • indennità ossia la cosiddetta retribuzione indiretta, cioè i giorni di ferie goduti, i permessi, le festività, la malattia, l’infortunio, la maternità ecc.

In periodi particolari possono essere riportate anche altre somme corrisposte come ad esempio la tredicesima o quattordicesima mensilità, anticipi sul TFR, premi di produttività, etc.

TERZA PARTE: DATI PREVIDENZIALI, FISCALI, TFR E STIPENDIO NETTO.

L’ultima parte della busta paga è quella più corposa che riporta diverse voci che indicano lo stipendio netto del lavoratore.

  • Dati previdenziali: si trovano nella colonna delle ritenute e comprendono l’imponibile previdenziale e il totale contributi. I contributi previdenziali sono quelli che il datore di lavoro è tenuto a versare all’INPS e all’INAIL per garantire al dipendente la pensione di vecchiaia e di invalidità, i trattamenti economici in caso di malattia e di maternità, Cassa Integrazione e mobilità, gli assegni familiari.
    Una parte di questi contributi è a carico del lavoratore e sono trattenuti in busta paga, mentre la restante quota è a carico del datore di lavoro, come abbiamo detto in precedenza.
    La percentuale di trattenuta dovuta per motivi previdenziali e assistenziali varia a seconda del tipo di contratto ed in alcuni casi sono previsti maggiori contributi a causa di rischi particolari legati all’attività svolta.
  • Dati fiscali: comprendono l’imponibile fiscale, l’imposta lorda IRPEF, l’imposta netta IRPEF, le detrazioni d’imposta, totale trattenute IRPEF, addizionali IRPEF.
  • TFR (Trattamento di Fine Rapporto): comprende il TFR lordo annuo che è pari alla somma di tutte le mensilità lorde maturate diviso 13,5 e l’imponibile TFR che è pari alla somma di tutte le quote maturate anno per anno.
    Il TFR è viene erogato in tutti i casi di cessazione del rapporto di lavoro, qualunque ne sia la causa (dimissioni, scadenza contratto a termine, licenziamento per giusta causa o giustificato motivo).
    Il calcolo del TFR è particolare poiché, trattandosi di un reddito a formazione graduale, è sottoposto a tassazione separata: al momento dell’erogazione assoggettato a ritenuta a titolo d’acconto del 20% e successivamente l’Agenzia delle Entrate a determina la tassazione definitiva in base all’aliquota media di tassazione degli ultimi due anni.
  • Stipendio netto: è l’ultima voce riportata sulla busta paga ed la somma che effettivamente viene percepita dal lavoratore. Essa è data dalla retribuzione lorda al netto degli oneri sociali e delle trattenute fiscali a carico del dipendente.

TRATTENUTE IRPEF  E TRATTENUTE PREVIDENZIALI

Analizzando ancor più nello specifico come leggere la busta paga ci si imbatte ovviamente nelle trattenute fiscali e previdenziali.

Il calcolo delle trattenute fiscali è effettuato in base alle aliquote e agli scaglioni Irpef di seguito riportati:

Scaglioni di reddito annuo     Aliquote IRPEF 2017 – 2018

Da reddito 0 a 15.000 euro   23%

Da 15.001 a 28.000 euro      27%

Da 28.001 a 55.000 euro      38%

Da 55.000 a 75.000 euro      41%

Da 75.000 euro                   43%

L’IRPEF viene trattenuta ogni mese dal datore di lavoro a titolo di ritenuta d’acconto, insieme alle addizionali comunali deliberate dal proprio Comune di residenza.

Di conseguenza, ogni anno al momento dell’elaborazione del modello 730, oppure in caso di cessazione del rapporto di lavoro, devono essere effettuati i necessari conguagli.

Trattenute previdenziali

Le trattenute previdenziale e il totale dei contributi Inps e Inail dovuti sono differenziati in base al tipo di contratto e al lavoro svolto.

I contributi previdenziali vengono versati in parte dal datore di lavoro e in parte dal lavoratore, al quale l’importo verrà appunto trattenuto in busta paga.

I contributi Inps e Inail vengono trattenuti al fine di garantire al lavoratore il diritto alla pensione di vecchiaia, invalidità, assicurazione in caso di malattia o maternità, Cassa integrazione e assegni familiari.

Gli assegni al nucleo familiare in busta paga

L’assegno per il nucleo familiare, spesso indicato in busta paga con l’acronimo ANF, è una prestazione erogata dall’INPS in favore dei lavoratori con familiari (marito, moglie, figli) a carico.

L’assegno familiare deve essere richiesto dal lavoratore online sul sito dell’INPS e viene calcolato utilizzando i seguenti dati:

Bonus Renzi: gli 80 euro in busta paga

Da maggio del 2014 la busta paga si è arricchita (letteralmente) di una nuova voce: il bonus 80 euro o bonus Renzi.

Il bonus 80 euro è un credito riconosciuto nella busta paga del lavoratore direttamente dai datori di lavoro.

Questi ultimi possono utilizzare l’importo corrisposto come somma a compensazione nel modello F24 con codice tributo 1655.

Il bonus Renzi spetta a tutti i lavoratori dipendenti e assimilati con redditi fino ad euro 26.600 (in realtà per la fascia compresa tra 24.600 e 26.600 il credito si abbassa fino ad azzerarsi).

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1 comment

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